La storia

Alla fine del 1981 nasce dall’UDI il Gruppo Donne e Giustizia, che si propone di intervenire sulla violenza alle donne. Il tempo dimostrerà che non si poteva pensare e parlare solo alla violenza fisica, ma di tante forme di violenza chè emergono in maniera sempre più significativa: isolamento sociale, abbandono economico e impedimento al lavoro.
Obiettivo prioritario del Gruppo era quello di mettere a disposizione delle donne che si presentavano con richieste di aiuto per violenza subita, un luogo in cui potessero trovare ascolto, sostegno e tutte le informazioni del caso; veniva inoltre fornita “Consulenza legale”. alle donne che ne avevano bisogno.
Successivamente il Gruppo Donne e Giustizia ha ampliato il proprio intervento in altri campi e nel marzo 1989 la “Consulenza Legale” è stata affiancata dal servizio “Telefono Donna” e nel 1993 dal servizio di “Consulenza Psicologica”.
Nel dicembre 1993 il Gruppo Donne e Giustizia si trasforma in “CENTRO DONNA GIUSTIZIA”, regolarmente iscritto all’albo delle Associazioni di volontariato regionale e, successivamente, a quello nazionale.

Dal 2009 il Centro Donna Giustizia ha assunto la forma giuridica di Associazione di Promozione Sociale.

Qui è possibile consultare lo Statuto dell’Centro Donna Giustizia.

Il Centro

L’associazione nasce per perseguire finalità̀ di solidarietà̀ sociale e di promozione sociale, a favore di soci e di terzi, senza finalità̀ di lucro e nel pieno rispetto della libertà e dignità̀ degli associati. Scopo dell’associazione è rimuovere ogni forma di violenza psicologica, fisica, sessuale e economica alle donne e ai minori, italiani e stranieri, all’interno e fuori la famiglia.

L’associazione opera pertanto nei seguenti ambiti di intervento di interesse collettivo:

1) assistenza sociale e socio-sanitaria;

2) tutela dei diritti civili nei confronti di soggetti svantaggiati in ragione di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari.

Finalità e caratteristiche

La sede del Servizio è un luogo di incontro e confronto in cui viene privilegiata la pratica delle relazioni femminili per dare visibilità̀ e valore alle esperienze e conoscenze delle donne.

Il CDG è un’associazione per la realizzazione di progetti finalizzati alla valorizzazione e allo sviluppo di una cultura di genere nel rispetto delle differenze e promuove iniziative culturali, presentazioni di libri, proiezioni di film, laboratori e corsi, studi e ricerche, convegni e seminari, sia in modo autonomo, sia coordinando le proposte di attività̀ provenienti da diverse associazioni femminili in loco.

COSA S’INTENDE PER VIOLENZA CONTRO LE DONNE

– rapporti di forza storicamente diseguali tra i sessi: dominazione sulle donne e discriminazione nei loro confronti da parte degli uomini e costrette ad una posizione subordinata;

– gravi forme di violenza, tra cui la violenza domestica, la violenza assistita, gli abusi sui minori, le molestie sessuali, lo stupro, il matrimonio forzato, il femicidio e le mutilazioni genitali femminili, che costituiscono una grave violazione dei diritti umani delle donne e delle ragazze/bambine/i e il principale ostacolo al raggiungimento della parità tra i sessi;

– ripetute violazioni dei diritti umani nei conflitti armati che colpiscono in particolare le donne, stupri diffusi o sistematici, violenze sessuali e aggravamento della violenza di genere durante e dopo i conflitti;

– il traffico o la tratta di persone, (che spesso scappano da tali conflitti) a scopo di sfruttamento sessuale e grave sfruttamento lavorativo e caratterizzata, prevalentemente, dalla dimensione del genere femminile.

 

Il CDG svolge un costante e ampio lavoro di SENSIBILIZZAZIONE verso il territorio circostante al fine di attuare azioni di prevenzione e contrasto alle discriminazioni, alla violenza intrafamiliare e alle forme gravi di sfruttamento. Nel lavoro di prima ACCOGLIENZA e in tutto il percorso di sostegno ed accompagnamento alle donne che si rivolgono al Centro, viene costantemente restituita la dimensione collettiva e culturale del loro subire violenza intervenendo nell’immediato, sul loro senso di inadeguatezza e di sconfitta personale e operando per togliere l’etichetta della vittima. Le donne che subiscono violenze sono tante, diverse, nei contesti familiari come sulla strada, proprio per questo nell’Associazione non viene adottato un modello di intervento precostituito, uguale per ogni traiettoria di vita, ma è costruito assieme alle donne per sviluppare un percorso che le porti all’AUTONOMIA. Oltre all’aiuto e al sostegno è offerto un rafforzamento della individualità in quanto persona con diritti, che aiuti ad una crescita non solo soggettiva, ma culturale e sociale.  La metodologia operativa attuata all’interno del CDG è basata sull’ascolto privo di giudizio, sulla relazione tra donne, sull’EMPOWERMENT e sull’aiuto per il recupero dell’autostima, che l’esperienza di violenza subita ha azzerato. Obiettivo del contrasto alla discriminazione sociale delle donne è il raggiungimento dell’emancipazione.

I progetti sono pensati e attuati per mostrare alle donne che SI PUÒ USCIRE DALLA VIOLENZA e per dare un aiuto alle donne che si trovano in queste situazioni. Le azioni pensate e realizzate sono la testimonianza di esperienze quotidiane sempre indirizzate all’autodeterminazione delle donne, condividendo pratiche e Saperi utili per affrontare queste problematiche complesse e per creare una cultura che riconosca stereotipi e pregiudizi, attraverso risposte che sono vicine ai bisogni delle donne.